Prendersi cura oltre la cura: la forza della relazione nelle case di chi affronta la malattia
Ogni giorno, nelle case di chi affronta la malattia, si intrecciano storie di fragilità, forza e cura. Storie che cominciano spesso con un senso di smarrimento, e trovano nel rapporto umano la chiave per ritrovare un equilibrio. È quello che è successo ad Antonella e a sua madre, grazie all’incontro con Luca, infermiere di Paxme.
Quando alla mamma di Antonella è stato diagnosticato un carcinoma, la famiglia si è trovata improvvisamente catapultata in un mondo fatto di visite, trattamenti e nuove responsabilità. “Ero diventata la sua caregiver, senza essermi preparata davvero. Avevo bisogno di aiuto, ma non sapevo da dove cominciare.”
È stata l’assistente sociale a consigliare il servizio di assistenza domiciliare Paxme. “Ci hanno mandato Luca. E da lì, tutto è cambiato.”
Luca è entrato in casa con delicatezza e competenza. Ha conquistato la fiducia di Antonella e della mamma con gentilezza e discrezione: “È educato, rispettoso, sempre disponibile. Ma più di tutto, è presente nel modo giusto”.
Per la mamma di Antonella, che è immunodepressa e non può uscire di casa, Luca è diventato un punto di riferimento. “È l’unica persona che vede, oltre me. Col tempo sono diventati amici. Lo aspetta, gli racconta le sue giornate. Si è creata una relazione vera.”
La storia di Antonella e Luca ci ricorda che dietro ogni medicazione, ogni visita, ogni gesto di cura, c’è molto di più: c’è un incontro tra persone.
Scopri la loro storia: